Ingredienti:
• 500 g di farina 00
• 450 ml di acqua
• sale q.b.
• 150 g di lievito madre
• olio di semi q.b.
• 3 cucchiai di olio di oliva
• 1/2 cipolla tritata
• 350 g di biancostato di manzo
• 150 g di costine di maiale
• 170 g di salsiccia di maiale
• 350 g di salsa di pomodoro
• 35 ml di vino rosso
• 2 fette di caciocavallo
• basilico q.b.
difficoltà: media
persone: 1
preparazione: 30 min
cottura: 120 min

La pizzadagiù di Casa Surace promette di diffondere la cultura napoletana in tutto il mondo, con questa ricetta imperdibile.

La pizza è buona in tutti i modi, con origini partenopee ha avuto diffusione in tutto il mondo. Il successo si deve a una ricetta tanto semplice quanto ricca, perché il suo impasto morbido si sposa bene con un’infinità di ingredienti. Adesso, ci sarà un ulteriore modo per gustarla – si spera – in tanti luoghi italiani. La proposta arriva da alcuni componenti del gruppo comico Casa Surace, ovvero Daniele Pugliese, Simone Petrella e Alessio Strazzullo.

Trovandosi in una pizzeria del Nord, molto lontano da casa, i tre hanno cominciato ad elencare alcuni ingredienti che volevano trovare nella loro pizza. Mettendoli insieme, il risultato è stato ottimo e molto simile a quello di casa. La ricetta di Pizzadagiù di Casa Surace raccoglie gli ingredienti principali della tradizione napoletana, permettendo una maggiore diffusione del modo di fare la pizza buono come giù.

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Pizzadagiù di Casa Surace
Pizzadagiù di Casa Surace

Preparazione della ricetta per la pizzadagiù di Casa Surace

  1. In un tegame versate l’olio d’oliva e la cipolla tritata e fate soffriggere qualche minuto, a fuoco moderato.
  2. Aggiungete la carne e fate rosolare; quando appare ben cotta, versate il vino a filo.
  3. Lasciate evaporare il liquido, poi versate 150 ml di acqua e la salsa di pomodoro in padella.
  4. Insaporite con una manciata di sale e coprite con coperchio. Fate cuocere per circa 8 ore, per avere un ragù buono come vuole la tradizione.
  5. Per l’impasto, setacciate la farina e versatela in una ciotola.
  6. Sbriciolate il lievito e versate un po’ dei 300 ml di acqua. Cominciate ad amalgamare gli ingredienti, mescolando.
  7. Gradualmente aggiungete il resto dell’acqua e continuate a impastare con le mani, per permettere all’impasto di solidificare.
  8. Aggiungete un pizzico di sale e incorporate tutta l’acqua; impastate il panetto su un piano da lavoro, per renderlo sodo e omogeneo.
  9. Lasciatelo riposare sotto una ciotola per 10 minuti; poi lavoratelo ancora, ripiegandolo 4 volte su se stesso, prendendo 4 lati diversi.
  10. Mettetelo in una ciotola, coprite con pellicola trasparente e fate lievitare per 6 ore, aspettando che raddoppi di volume.
  11. Quando è pronto, stendetelo su un piano da lavoro infarinato. Dovete ottenere una base per pizza circolare e un po’ spessa.
  12. Prendete una padella molto ampia e riempitela con olio di semi. Fate scaldare il liquido sul fornello e, poi, immergete la base per la pizza.
  13. Fate friggere per circa 2 minuti, fino a che diventa dorata.
  14. Successivamente, asciugatela tamponando la superficie con un foglio di carta assorbente. Mettetela su un piano da lavoro e conditela con un po’ di ragù (lasciate libero un ampio bordo).
  15. Posizionate al centro le fette sottilissime di caciocavallo.
  16. Fate cuocere in forno a legna per pochi minuti. In alternativa, posizionatela su una teglia, foderata con carta forno, fate cuocere in forno a 200°C per 2 minuti.
  17. Decorate con il basilico e servite.

Com’è nata la ricetta

L’idea per questa nuova ricetta è arrivata ai tre componenti del gruppo proprio mentre erano seduti a tavola. Dalla loro voglia di mangiare qualcosa di buono come a casa, è nata una combinazione di ingredienti per un prodotto tutto napoletano. La loro Pizzadagiù ha come prodotto principale il ragù; perché, come spiegano loro stessi: “il ragù significa proprio Sud. Le nostre case la domenica mattina profumavano di ragù, preparato con amore e maestria dalle nostre madri, nonne e bisnonne”. Secondo ingrediente è il caciocavallo che per loro – e tutti i napoletani – “non è solo buono, ma sa di storia, di tradizione, di paese dal primo all’ultimo morso”.

Altro componente è il fritto, che non è un vero e proprio ingrediente ma una caratteristica che l’impasto prende in base al metodo di cottura. Il fritto è una vera e propria arte in territorio partenopeo; non deve essere troppo pesante, ma nemmeno troppo leggero. La pizza fritta deve essere invitante e croccante, proprio come vuole la tradizione. Per finire, l’ultimo ingrediente è il basilico, che è un elemento immancabile per insaporire tutto, soprattutto il ragù.

Dove trovare la pizzadagiù

Gli stessi creatori di questa ricetta hanno precisato che non è un marchio o un brand. Fin da subito, la preparazione della pizzadagiù di Casa Surace è un regalo che gli autori fanno ai pizzaioli di tutto il mondo. La ricetta è presente in alcune pizzerie e può essere facilmente reperita e proposta in qualsiasi attività. Questa idea, chiaramente, incentiva la diffusione della vera cultura partenopea, di cui la pizza fritta è caposaldo. Infatti, ha guadagnato il marchio di Vera Pizza Napoletana da parte dell’”Associazione Verace Pizza Napoletana”.

Il tutto, però, è partito dal locale PizzAut. Potete gustare questo prodotto in questa attività, nota per essere gestita da ragazzi autistici. Questo progetto è guidato da Nico Acampora. Promotore di inclusione sociale, l’imprenditore fornisce un vero e proprio esempio di solidarietà verso le persone con autismo, che dovrebbero godere di maggiore inserimento nella società e nel mondo del lavoro.

Per essere sempre informati, leggete tutto sul caso secondo cui sono fuorilegge le imitazioni della pizza napoletana.

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ultimo aggiornamento: 05-01-2023


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